Quanto si può raccontare su Trieste, sull’Impero, sull’Europa attraverso un unico personaggio!
Il conte Zinzendorf impresse alla sonnecchiosa vita culturale triestina una bella spinta che diede alla città respiro mitteleuropeo.

Grazie alla presenza di Zinzendorf, l’ambiente culturale triestino, ancora notevolmente caratterizzato dall’immobilismo e dagli scarsi rapporti coi centri culturali austriaci e italiani, conobbe una salutare vivacità che avrebbe anticipato i fermenti culturali dell’ultimo Settecento e del primo Ottocento.
Karl von Zinzendorf contribuì ad aprire l’ambiente del Litorale alla cultura europea, divenedo punto di riferimento qualificato per l’impegno culturale degli eruditi della regione.
La pomposa dedica al conte Carlo de Zinzendorf:

Trascrizione
Nè bastevol tributo a’ pregi vostri.
Al sangue che da mille illustri vene
estrasse Gloria e in voi trasfuse Onore
A’ raggi di virtù che dal Febeo
Volto raccolse e ve ne ornò la fronte
(Giovinetto sebben) Sapienza istessa,
Io ravviso pur troppo a quali offerte
Dovrei pregarvi ad abbassar le ciglia.
Marmi, Bronzi, Trofei, preziose Carte,
su quali Eternità sudato avesse,
Sarien doni da offrirvi; e se capaci
A dar saggio meschin di Vostre doti
Li crederia la Triestina Teti,
Atti almen io confiderei che fossero
Ad adombrarvi i miei doveri immensi.
Ma che, o SIGNORE! Io solo da lungi e in vano
So rivolgermi a quelli , e te e lui solo
Tributi io posso avvicinarvi al piede.
Voi avete un gran cor; dunque voi siate
il fregio loro, il lor valore e il merto;
E fate sì, che in questo Dramma io scorga,
Come ognun sa, quanto voi siate eccelso.